Il parco regionale della lessinia

Storia e natura
Un territorio colmo di emozioni, per vivere in perfetta armonia con la natura meravigliosa e testimonianze di storia che risalgono alla notte dei tempi.

+10.000

Ettari di territorio

15

Comuni

Con oltre 10.000 ettari di territorio, il Parco Naturale Regionale della Lessinia è un chiaro esempio di come flora e fauna convivono in perfetta armonia e di come la storia ha segnato una traccia indelebile nel territorio.


Il parco si sviluppa nella parte settentrionale della provincia di Verona in un corpo territoriale che va dai 1200 metri alle cime; si estende in due comuni della provincia di Vicenza e comprende alcune isole ad altezza più bassa che comprendono luoghi di bellezza naturale. Non ha acqua superficiale se non per brevissimi tratti visto il carsismo della zona. Nel parco sono compresi tutti i monti veronesi ad esclusione del Monte Baldo.


La parte superiore dei Lessini costituisce una vasta area a pascolo. Con tutta probabilità una delle aree pascolive più vaste dell’intero arco alpino italiano. Pascolo che si caratterizza per occupare aree morfologicamente poco accidentate con relativamente ridotti affioramenti di rocce e sassi.


Pascolo che per la maggior parte è di proprietà privata e che è stato oggetto, negli ultimi decenni, di numerose indagini (Berni e Begalli,1991; Sauro et al, 2013; Sauro et al, 2017). La gestione dell’ambiente degli alti Lessini è garantita da una secolare attività pastorale e allevatoriale. I pascoli presenti nel territorio del Parco della Lessinia vengono per lo più gestiti da bovini da latte e da carne, ma sono presenti anche ovini ( in particolare la pecora Brogna, razza autoctona in via di estinzione), caprini ed equini.


Il parco è costellato di elementi spettacolari, come fenomeni carsici e monumenti naturali, come il Covolo di Camposilvano, l’abisso della Spluga della Preta, le “città di roccia” come la Valle delle Sfingi; si possono ammirre anche il Ponte di Veja, un imponente ponte naturale addirittura visitato e rappresentato nel 1.474 dal Mantegna nella Camera degli Sposi del Palazzo Ducale di Mantova. Un punto di forte interesse è la Pesciara di Bolca, una cava da cui si estraggono fossili risalenti a circa 50 milioni d’anni fa.


Altrettanto interessante è la presenza di testimonianze della Grande Guerra (trincee, gallerie e mulattiere)che si estendono su un territorio di circa 34 km. Ci sono inoltre meraviglie naturalistiche come la Foresta dei Folignani, la Foresta di Giazza, La Foresta della Valdadige con il Corno d’Aquilio e le Cascate di Molina.


Il Parco include un’ampia rete di sentieri da percorrere a piedi, in mountain-bike o a cavallo, offre inoltre la possibilità di svolgere sport invernali.


Questo fa si che il Parco diventi la meta ideale per chi vuole vivere a contatto con la natura godendo di panorami mozzafiato e nel pieno relax.


Dal punto di vista floristico si possono ammirare boschi misti di carpini, querce e castagni tipici della fascia collinare e boschi di faggio e abeti, mentre a quote più elevate si trovano gli alti pascoli dove si sviluppano associazioni di pino mugo, rododendro e ontano verde.


Riguardo la fauna, si possono osservare cervi, caprioli, camosci alpini, marmotte, volpi, donnole, faine, lepri, scoiattoli e ghiri oltre a numerosi specie di avifauna selvatica come l’aquila reale, il falco pellegrino, il gallo cedrone, il fagiano di monte, la civetta capogrosso, il picchio nero e il merlo acquaiolo. Presenti nel territorio del Parco anche l’istrice e il lupo che ha recente ricolonizzato la Lessinia.